È con gioia che vi dedichiamo questo primo numero del bollettino per darvi alcune sommarie informazioni sulle nostre attività.

In particolare, all’interno:

Vi aspettiamo alla Festa del 5 Agosto, la ricorrenza sacra dell’apparizione della Vergine all’Acero che verrà celebrata con processione, riti e Santa Messa concelebrata dall’Arcivescovo Metropolita di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi, e dal rettore del Santuario, Mons. Isidoro Sassi.

Vi auguriamo una piacevole lettura

Fronte Bollettino

Fronte Bollettino

Retro Bollettino

Retro Bollettino

Cari lettori, in questo primo numero ci pare bello fornire alcune note storiche e culturali del Santuario, a beneficio di chi ne voglia trarre un piccolo apprendimento
Il Santuario è posto presso il confine fra la Toscana e l’Emilia ed è costruito su un piano, detto anticamente “di Zufardo”; si affaccia sulla stretta vallata del torrente Dardagna, interrotta dal detto piano, il Corno alle Scale, circondata dalla catena montuosa che va da Nuda a Spigolino.
Il Santuario Madonna dell’Acero sorge isolato sulle pendici del Monte La Nuda.
Fu edificato in sostituzione di un’edicola che fu costruita molto tempo prima per ricordare l’apparizione della Madonna a due pastorelli che pascolavano il loro gregge: uno di loro, muto, riacquistò la parola in seguito all’apparizione. L’immagine della Madonna era, ed è ancora oggi, appesa al tronco di un acero, che durante la costruzione dell’edificio è stato incorporato nell’altare maggiore.
Da allora il Santuario è rimasto pressoché invariato.
All’esterno si trova un grande acero, alto 19 metri e protetto come albero monumentale, ora sottoposto a cure di mantenimento per malattie ed invecchiamento.
Oggi la costruzione si presenta come un edificio molto particolare, che si diversifica notevolmente dai santuari costruiti nella stessa epoca: la facciata a quattro frontoni triangolari è intonacata di bianco candido e interrotta solo da piccole finestre rettangolari e da due minuscole arcate. La sovrapposizione degli ampliamenti e dei successivi restauri non ha minimamente intaccato l’armonia del corpo centrale dell’edificio che richiama soltanto l’architettura delle antiche case montanare. La torre ha base quadrata e il tetto in lavagna grigia crea un piacevole contrasto di colore.
All’interno vi è una strana sovrapposizioni di stili non ben identificabili. Due cappelle, antistanti l’altare maggiore danno alla piccola chiesa la forma di una croce latina. Vi sono opere pittoriche in olio e su tela, uno splendido crocefisso ligneo di epoca imprecisata e le tavolette di legno raffiguranti i vari miracoli attribuiti a Maria. Di notevole interesse storico risalenti al XVI secolo è un gruppo ligneo detto “I Brunori”. Questi ultimi esprimono il ringraziamento di Brunetto Brunori, comandante delle milizie repubblicane di Pisa, al seguito di Francesco Ferrucci scampato miracolosamente alla morte dopo la battaglia di Gavinana avvenuta il 3 agosto 1530.
Tutto questo per arrivare ad oggi, quando nonostante le ultime ristrutturazioni parziali avvenute negli anni scorsi, il tetto del Santuario necessita di un intervento globale, che è già iniziato e deve essere fatto col materiale tipico della zona, le cosiddette “piagne”.
Sarà eseguito in tre lotti, e si ipotizza di realizzare un lotto all’anno, sia per ragioni metereologiche, che per motivi economici.
Vorremmo che questa struttura, di alto valore storico, artistico e soprattutto religioso possa continuare a presentarsi nel miglior modo possibile, offrendo sia riparo materiale che spirituale ai pellegrini ed ai viandanti in cerca di conforto.
Ringraziamo in anticipo tutti coloro che vorranno contribuire ai lavori di ristrutturazione, lasciando come pro – memoria le coordinate bancarie del Santuario, che confida nella provvidenza, cioè in ciascuno di noi.

Il Rettore del Santuario,

Mons. Isidoro Sassi

Tratto dal Bollettino Informativo n°1 – Luglio 2016 dell’associazione Amici del Santuario di Madonna dell’Acero

Per quelli che frequentano il Santuario e lo servono da più tempo, la nascita dell’Associazione è stata proprio come un parto, con le sue gioie e suoi dolori.
Per qualcun altro, ho sentito che è stato come quando ci si sveglia dal sonno, dopo aver fatto un bel sogno: si guarda la realtà ad occhi aperti, ma con una speranza in più, quella che il sogno ti ha dato.
Invece per me è stata come una doccia d’acqua fredda, un gavettone direbbero i nostri giovani. Un brusco risveglio davanti alle incombenze che il servizio di presidente in una associazione richiede. Pur non avendo mai nascosto a nessuno i miei limiti, che sono molti, ma soprattutto pur ululando per la fatica che mi costano gli adempimenti formali e la burocrazia, ho accettato questo incarico anche come uno stimolo a crescere ed a lasciarmi un po’ “addomesticare formalmente”, superando l’irritazione che a volte mi creano i rapporti istituzionali.
Ho voluto parlarvi un po’ di me, offrendo un po’ di confidenza a chi non mi conosce, perché chi invece mi conosce sa che poi, a lungo andare, di confidenza me ne prendo anche troppa!
E l’ho fatto perché credo giusto che il presidente di una associazione di promozione sociale sia nelle condizioni di vivere bene entrambe le situazioni, quella istituzionale e quella confidenziale.
Per fare questo il presidente ha bisogno di tutti, e sarà tanto migliore quanto chi lo circonda lo aiuterà ad esserlo.
Ecco perché mano nella mano! Non solo una bella immagine, un bel sogno…
Vorrei che fosse la realtà che proviamo a vivere, dentro e fuori dall’Associazione, dentro e fuori dal Santuario.
Mano nella mano, due corpi e un’anima, che condividono la stessa passione per accogliere bene chi sale la montagna ed arriva affaticato alla sua meta.
Capaci di capire bene i bisogni delle persone del territorio, di questo tempo… e di servirli.

Il presidente dell’Associazione,
Claudio Gamberi

Tratto dal Bollettino Informativo n°1 – Luglio 2016 dell’associazione Amici del Santuario di Madonna dell’Acero

Come forse qualcuno ricorda, la nostra Associazione nasce come Gruppo di Volontariato, senza scopo di lucro, per promuovere e sostenere, sia direttamente che tramite terzi, ogni occasione di sviluppo integrale della persona mediante attività aggregative e sociali. (Art. 2 dello Statuto) Dopo neanche un anno di vita si è capito che la forma giuridica iniziale, riconducibile ai presupposti contenuti nella Legge n. 266/1991 e nella Legge Regionale n. 12/2005, non era la più appropriata e, come quando un abito va stretto, era necessario allargarla per stare più comodi. Gli amici già associati hanno capito e condiviso questa necessità, ed hanno approvato con una assemblea straordinaria le modifiche da apportare allo statuto; poi gli organi di vigilanza e di controllo della Regione Emilia – Romagna le hanno validate, così adesso la nostra associazione è iscritta nel registro delle Associazioni di Promozione Sociale, e può utilizzare una serie più ampia di strumenti organizzativi e finanziari, il più importante dei quali è certamente la possibilità di ricevere una quota del 5 x 1000, con le indicazioni che chiunque può riportare nella propria dichiarazione dei redditi. Così chi intende sostenere l’attività della nostra Associazione può farlo anche senza essere associato. A noi sembra una bellissima opportunità, ed è per questo che la proponiamo con lo slogan: “Certamente si può fare di più, ma intanto facciamo questo!”

Tratto dal Bollettino Informativo n°1 – Luglio 2016 dell’associazione Amici del Santuario di Madonna dell’Acero